Perché fai tutto online senza moduli cartacei da compilare e inviare, ovunque ti trovi: dalla firma digitale della domanda di mutuo, al caricamento di tutti i documenti che riguardano gli intestatari del mutuo, eventuali garanti e l’immobile da acquistare. In pochi e semplici step, scegli la rata più adatta a te e costruisci il tuo mutuo su misura: a tasso fisso o variabile con parametro di indicizzazione Euribor e BCE . Uno specialista mutui sarà sempre al tuo fianco, passo dopo passo.
Se non hai ancora trovato casa e vuoi farti un’idea del mutuo che potresti richiedere, utilizza il nostro preventivatore online gratuito: seleziona l’opzione “Simula con il tuo reddito”, inserisci il tuo reddito mensile e scopri la rata più adatta a te.
L’importo massimo di mutuo che si può ottenere in prestito è in genere l'80% del valore di perizia dell'immobile da acquistare. Alcune banche finanziano fino al 100% di tale valore, generalmente a condizioni più onerose o con richiesta di garanzie aggiuntive.
Quando richiedi un mutuo Widiba, l’importo non può essere inferiore a 50.000 euro, tranne nel caso di mutuo con finalità di surroga, per il quale l’importo minimo è pari a 80.000 euro.
La decisione di concedere o meno un mutuo è sempre subordinata alla verifica di alcuni requisiti soggettivi (età minima, residenza, cittadinanza) e alla capacità di rimborso del richiedente il mutuo. Alla decisione finale (delibera definitiva) si arriva dopo che l’istituto di credito, attraverso un’attenta attività "istruttoria", ha valutato la "capacità di rimborso" del cliente e l’idoneità dell’immobile a rappresentare una congrua “garanzia reale” con l'iscrizione ipotecaria insieme ad altri elementi di giudizio. Indicativamente il cliente è in grado di sostenere la rata quando la stessa non supera di un terzo il reddito netto mensile.
Sì, puoi richiedere un mutuo intestato solo a te, oppure cointestato con una o più persone.
30 anni per tutte le finalità, sia per le soluzioni a tasso fisso sia per quelle a tasso variabile.
Si, per richiedere un mutuo devi avere almeno 18 anni. In alcuni casi è previsto che il richiedente non possa avere più di 75 anni (76 non compiuti) alla scadenza del mutuo. In base all’età del richiedente e alle esigenze, valuteremo insieme la durata e le caratteristiche del mutuo più adeguate.
Ti richiederemo le ultime tre buste paga (gli ultimi due modelli unici per lavoratori autonomi), l’ultimo CUD/730 (Certificazione unica), un documento d’identità valido e il codice fiscale. In alcuni casi, potremmo anche richiederti documenti aggiuntivi, utili per valutare in modo accurato la tua richiesta.
Puoi scegliere di addebitare comodamente le rate sul tuo conto Widiba, se titolare di un conto corrente, in alternativa sul conto corrente in essere presso un’altra Banca.
Ai fini della concessione del mutuo, la Banca ti richiede obbligatoriamente di assicurare l’immobile oggetto della garanzia ipotecaria contro i danni causati da incendio, scoppio e fulmine per l’intera durata del finanziamento.
Puoi scegliere liberamente di sottoscrivere la polizza di AXA MPS Mutuo Coperto Incendio Casa – Widiba, che soddisfa tale richiesta, o la polizza di un’altra Compagnia assicurativa che abbia i contenuti minimi richiesti da Banca Widiba, descritti nella sezione "Prodotti abbinabili" dei documenti di dettaglio delle condizioni del mutuo presenti nella pagina dedicata all’offerta Mutui su widiba.it.
In nessun caso la tua scelta impatterà sulla concessione o sulle condizioni del finanziamento.
Si, è possibile scegliere un’assicurazione di proprio gradimento purché rispetti i seguenti contenuti minimi:
-garanzie che coprano i danni all’immobile legati ai seguenti eventi: incendio, fulmine, scoppio o esplosione, anche esterni, non causati da ordigni esplosivi;
-un capitale assicurato pari al valore di ricostruzione a nuovo dell’immobile risultante dalla perizia di stima;
-durata almeno pari a quella del mutuo;
-premio unico anticipato;
-appendice di vincolo a favore di Banca Widiba
Il finanziamento può essere assistito, oltre che dalla garanzia ipotecaria, anche da qualsiasi altra garanzia supplementare personale (fideiussione) che sia ritenuta idonea e necessaria dalla banca mutuante. La fideiussione viene rilasciata da un soggetto diverso dal mutuatario (il fideiussore), a garanzia dell'esatto adempimento a restituire il debito contratto da quest'ultimo. Il fideiussore risponde con tutti i suoi beni ed il rapporto nasce e si stringe tra quest'ultimo e la banca creditrice. La fideiussione ha natura accessoria, il che significa che non è valida se non è valido il contratto principale: il mutuo.
L'ipoteca è una forma di garanzia per il creditore. Essa infatti attribuisce un diritto di prelazione sul bene, che vale a tutelare il creditore contro il pericolo dell'insolvenza. L'ipoteca si costituisce mediante iscrizione in pubblici registri e si estende sull'intero bene che ne è oggetto. Il bene rimane in godimento del proprietario (lo può cioè liberamente usare). Se il debito manca o finisce, anche l'ipoteca si estingue. Gli istituti di credito richiedono che l'iscrizione ipotecaria preceda la consegna della somma al finanziato: solitamente la somma, pur se praticamente già erogata (e contestualmente costituita in deposito cauzionale) viene resa disponibile solo dopo la regolare iscrizione dell'ipoteca. L'ipoteca che grava su un immobile si estende anche alle sue "pertinenze" (ad es.: un garage).
Ogni mese ti invieremo l’avviso di scadenza rata tramite il quale potrai controllare il dettaglio del pagamento.
Potrai inoltre consultare il piano di rimborso del mutuo in qualsiasi momento, entrando in Widiba e digitando “Il mio mutuo”:
- mutuo a tasso variabile: il piano di rimborso può variare di mese in mese rispetto al piano originario allegato al contratto, in base all’andamento del tasso di riferimento (Euribor);
- mutuo a tasso fisso: il piano di rimborso resterà invariato rispetto a quello allegato al contratto.
Ogni anno (di norma tra febbraio e marzo) ti inviamo, in tempo utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi, il documento che attesta gli interessi del mutuo che hai pagato l’anno precedente. Nel documento, utile per la detrazione fiscale, trovi le informazioni sull’ammontare del finanziamento, il tipo di mutuo che hai scelto, la data di stipula, il dettaglio degli interessi passivi che hai pagato nell'anno e il capitale residuo al 31 dicembre.
Si ottiene presentando la necessaria documentazione ai professionisti o ai centri che compilano la dichiarazione dei redditi. Tale documentazione non va allegata al 730 o all’Unico ma va conservata ed esibita in caso di controlli. Per quanto riguarda gli interessi passivi è la banca erogante che annualmente invia una dichiarazione che li certifica. In caso di mancato invio, la dichiarazione può essere richiesta.
Sì, sono previste agevolazioni fiscali in caso di acquisto “prima casa”:
• IVA e/o imposta di registro pari, rispettivamente, al 4% e al 3% (anziché al 10% e al 7%);
• imposta sostitutiva sull’acquisto della prima casa allo 0,25% sull’importo del mutuo erogato (invece che al 2% di quello applicato all’acquisto della seconda casa);
• imposte ipotecaria e catastale in misura fissa e pari a 168,00 euro ciascuna (anziché al 2% e all’1% dell’importo di acquisto);
• detrazione della service tax Tasi, a discrezione dei singoli comuni;
• detrazione degli interessi passivi del mutuo: l’agevolazione corrisponde al 19% del costo sostenuto a titolo di interessi passivi sul mutuo ipotecario stipulato per l’acquisto dell’abitazione principale. È possibile includere nell’agevolazione anche i costi dell’istruttoria e della perizia bancaria, le imposte pagate sul mutuo e il costo dell’atto notarile stipulato per il mutuo medesimo (escluso il costo dell’atto di compravendita), fino ad un massimo di 4.000 euro: in questo modo la riduzione di imposta massima applicabile è di 760 euro. Il beneficiario è l’acquirente dell’immobile, e deve anche essere l’intestatario del contratto di mutuo.
La “prima casa” è l’immobile che soddisfa i seguenti requisiti:
• è un immobile residenziale e non di lusso;
• l’acquirente è una persona fisica;
• al momento dell’acquisto l’acquirente non deve possedere un altro immobile abitativo nello stesso comune di quello deputato a prima casa;
• non deve essere presente, su tutto il territorio nazionale, nessun altro immobile acquistato con agevolazione prima casa;
• è necessario portare la residenza nello stesso comune dell’immobile acquistato entro 18 mesi dal rogito, pena la decadenza dalle agevolazioni (entro 12 mesi per poter detrarre gli interessi passivi del mutuo acceso per l’acquisto dell’immobile stesso).
Una volta estinto il mutuo, ci occupiamo noi di richiedere all’Agenzia del Territorio la cancellazione dell’ipoteca. Una volta inoltrata la richiesta di cancellazione all'Agenzia del Territorio, ti inviamo una lettera di conferma dell'estinzione del mutuo e dell’avvenuta comunicazione alla Conservatoria di cancellazione ipotecaria.
In caso di mancato o ritardato pagamento di una rata il debitore può essere dichiarato moroso e tenuto quindi a pagare gli interessi di mora (o moratori) per risarcire il creditore del danno derivante dal ritardato pagamento della rata. I tassi di mora vengono determinati in misura superiore al tasso pattuito per il finanziamento. La misura aggiuntiva oscilla tra 1 e 4 punti percentuali.
La banca può invocare, come causa di risoluzione del contratto di mutuo, il ritardato pagamento della rata quando si sia verificato per almeno sette volte, anche non consecutive, intese come periodi di trenta giorni. Di conseguenza, la risoluzione può essere invocata solo quando sia decorso il termine di 180 giorni dalla scadenza di almeno una rata senza che il debitore abbia pagato.
La possibilità di restituzione anticipata del finanziamento è riconosciuta dalla legge. La banca solitamente stabiliva un compenso (penale) a carico del mutuatario in relazione al capitale restituito anticipatamente. Per effetto della legge 40/2007 (legge Bersani), ai mutui stipulati per determinate finalità dal 2 febbraio 2007 non si applicano penali.